GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
25 novembre 2011 |
il coordinamento donne spi-cgil fnp cisl uilp uil brianza
ORGANIZZA UN
CONVEGNO
Il Dolore Che Non Urla
“La violenza contro le persone anziane”
venerdì 25 novembre 2011 - ore 14.30
Sala consigliare Circoscrizione 3 via d’Annunzio, 35
MONZA
Il 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre “Giornata Mondiale per l’Eliminazione delle Violenza sulle Donne” e ha invitato Governi, Organizzazioni internazionali e ONG a promuovere iniziative che accrescano la consapevolezza dell’opinione pubblica su questo tema.
L'Onu ha scelto questa data in onore delle sorelle mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana assassinate il 25 novembre del 1961 perché si opponevano al regime dittatoriale del loro paese. Il coraggio e la forza dimostrate dalle sorelle Mirabal hanno contribuito a renderle delle eroine internazionali; la loro storia è stata scelta a simbolo della grave violazione dei diritti umani rappresentata dalla violenza sulle donne.
Ogni anno nel rapporto del Movimento Internazionale delle Donne si denuncia che milioni di donne, di ogni età, sono vittime di stupri e di abusi. Una denuncia scandalo dell’umanità che ha fatto emergere una tipologia di violenza subdola e sottovalutata dalla società. L’ABUSO NEI CONFRONTI DELLE PERSONE ANZIANE
Il dato fa emergere che l'abuso nei confronti delle persone anziane è estremamente diffuso. Avviene in diversi ambienti ,spesso all’interno delle FAMIGLIE, a fronte di un rapporto tra parenti e amici, dove si immagina che ci sia fiducia e affetto.
Si manifesta in diverse forme:
abuso fisico (infliggere un dolore,un danno fisico o molestia sessuale)
Abuso psicologico e affettivo (causare angoscia, intimidazione, aggressione verbale)
Abuso finanziario: (uso illegale del patrimonio o di altre risorse dell’anziazno).
incuria e abbandono della persona anziana
L’impatto che i maltrattamenti possono avere sul benessere psicofisico dell’individuo, hanno conseguenze negative sulla qualità della vita degli anziani, tali da indurre talvolta perfino a morte prematura. Una problematica che si configura sempre più come una questione di salute pubblica.
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