Speranze "detenute"...indignamoci!


"La nonviolenza e' il primo articolo della mia fede. E' anche l'ultimo articolo del mio credo"       
Gandhi

Riceviamo da Danilo Villa dell'ufficio Politiche Sociali della CGIL di Monza e Brianza l' "invito" a divulgare tramite la rete la nostra indignazione:

La disattenzione porta alla cecità e all'indifferenza che ci rende colpevoli.
 
E' una affermazione forte ma storicamente vera. Molti dei drammi, dei soprusi e dei delitti compiuti nel disprezzo dei diritti umani sanciti dalla carta dell' ONU si sono consumati anche per la bassa vigilanza sociale.
In questi giorni stanno morendo le popolazioni del corno d'Africa ( sono a rischio 10 milioni di persone) per la terribile siccità che persiste su quelle terre dimenticate. Ma chi ci mostra le madri somale disperate che con i loro bambini denutriti cercano la vita nei campi profughi dell'Etiopia?  Nessuno.
Eppure la fame non è un male naturale ma l'esito di disuguaglianze nel mondo. 
Così come lo sono le migrazioni di persone che non potendo vivere nei loro paesi cercano  la vita dove sperano sia più garantita: arrivando nei paesi occidentali.
 
Speranze "detenute" ( è il caso di dire) entro i confini dell'incertezza sul futuro che dovrà prima passare per i reticolati dei CIE ( Centri di Identificazione) e dei CARA ( Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo) che  rischiano di diventare zona OFF Limits, luoghi interdetti alla società civile , galere per chi dovrà passare fino a 18 mesi scontando una pena per un reato non commesso.
 
Infatti domani 2 agosto va in aula al Senato il Decreto-Maroni sui rimpatri che prevede fra le altre cose l'estensione a 18 mesi della permanenza nei CIE, Decreto già approvato alla Camera con pochissimi voti di scarto e con numerose assenze di deputati dell'opposizione che se avessero votato, ne avrebbero impedito l'approvazione.
 
Per richiamare l'attenzione dentro e fuori il Parlamento le forze, fra cui la CGIL, che hanno dato vita alla importante iniziativa del 25 luglio scorso (LasciateCIEentrare) promuovono un presidio davanti il Senato a Roma dalle ore 17.30 alle ore 19.00, domani martedì 2 agosto.
 
Anche se non possiamo partecipare fisicamente, nulla ci impedisce di essere vigili con quanto succederà in Parlamento ed esprimere la nostra indignazione tra gli amici e conoscenti e tra coloro a noi raggiungibili con la rete
    Danilo Villa Ufficio Politiche Sociali
        CGIL
      Monza e Brianza

Commenti